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Che tra Alessandro Basciano e Sophie Codegoni i rapporti non fossero idilliaci lo avevamo percepito da tempo, soprattutto dal tipo di risposte contraddittorie con cui i due inquadravano la loro frequentazione, che tale non era. Era Basciano che si presentava agli eventi della sua ex o alle cene per insultarla e metterla in imbarazzo davanti a tutti, una condotta persecutoria che l’ex gieffino ha mantenuto dalla fine della loro relazione e portato avanti per un anno. La denuncia della Codegoni per la quale, ieri Basciano è stato arrestato, risale a novembre 2023, dodici mesi in cui Sophie ha subito vessazioni e umiliazioni da parte dell’ex, che ne hanno pregiudicato anche la carriera lavorativa.
Una forma di possesso che Alessandro aveva manifestato più volte, alla quale aveva sempre promesso di porre rimedio, ma che non ha mai fatto in modo da arginare. Come accade purtroppo in situazioni del genere, Alessandro ha cercato di sminuire e svilire la ex compagna, madre di sua figlia, al fine di farle credere di aver bisogno di lui. “Io sono Alessandro Basciano” le aveva urlato l’ultima volta “tu pesi 20 chili”.
Sophie da mesi non mangiava più, o meglio, le si chiudeva lo stomaco ogniqualvolta leggeva i feroci messaggi del padre di sua figlia. Alessandro era diventato un incubo, lei non riusciva a fare più nulla per il timore di trovarselo davanti o sotto casa. E’ quello che devono subire tante donne vittime di situazioni simili, per nulla tutelate e con il rischio di soccombere per la follia narcisistico-possessiva dei propri compagni o ex compagni.
Alessandro Basciano da ieri sera 21 novembre è in stato di fermo, in custodia cautelare presso il carcere di San Vittore a Milano. E’ stato Fabrizio Corona uno dei primi a dare la notizia, in un comunicato in cui alcuni elementi in distonia, avevano lasciato presumere si trattasse di uno squallido teatrino messo in scena per ottenere visibilità.
Solo nella tarda mattinata, letto l’ordine ci carcerazione firmato dal giudice per le indagini preliminari, anche i più scettici hanno potuto constatare che si trattava di un arresto reale, anzi che la realtà era di quelle da far accapponare la pelle per la crudeltà con cui Basciano per mesi ha portato avanti la sua condotta criminosa. Nell’ordine di custodia cautelare in carcere la pm Alessia Menegazzo, coordinata dalla procuratrice aggiunta Letizia Manella, contestano a Basciano numerosi episodi di minacce, anche sui social network, nei confronti della ragazza e appostamenti nei luoghi frequentati da lei.
“Si ritiene– si legge nell’ordine di carcerazione- che la versione accusatoria fornita dalla persona offesa sia assolutamente credibile e attendibile. Trattasi, invero, di versione lineare, coerente e dettagliata, nel corso della quale Codegoni non ha esitato a descrivere anche i periodi in cui si era riavvicinata all’indagato, credendo e cedendo alle sue promesse che avrebbe cambiato atteggiamento e che si sarebbe ravveduto dei comportamenti aggressivi fino a quel momento tenuti nei suoi confronti”.
La giudice nelle sue conclusioni aggiunge che Sophie Codegoni “si e’ trovata a vivere in un costante stato di ansia e nella perdurante paura di essere continuamente controllata” dall’ex compagno.”
“Basciano l’ha costretta a cambiare le proprie abitudini di vita” si legge nel provvedimento restrittivo “dal momento che ha iniziato a non uscire più’ da sola, se non le volte in cui sapeva dai social di Basciano fosse via per lavoro. Per le numerose conoscenze di Basciano nel mondo dei ristoranti e dei locali, la ragazza ha iniziato ad evitare di cenare o intrattenersi con persone di sesso maschile eterosessuali, ha altresì iniziato a chiedere di essere riaccompagnata a casa da qualcuno o a comunicare il momento in cui rincasa a qualche amica/o”.
Nel fascicolo depositato in Procura, si legge anche quanto il comportamento ossessivo di Basciano, impedisse alla Codegoni di vivere una vita normale e serena e quanto le vessazioni e le offese avessero procurato alla vittima una considerevole perdita di peso :
“La Codegoni ha specificato di avere paura di frequentare uomini per un’eventuale relazione amorosa, poiché bloccata dal punto di vista relazionale ed affettivo. Ha aggiunto di avere avuto un calo ponderale di peso in quanto non riesce a effettuare pasti regolari ogni qualvolta venga contattata dal Basciano, la cui condotta le ha, infine, arrecato danni anche a livello lavorativo, in quanto si trova costretta ad astenersi dal pubblicare foto di ciò che fa in tempo reale, temendo che l’indagato possa raggiungerla, creandole situazioni di grande imbarazzo”.
Nell’ordinanza di custodia cautelare sono anche riportate in allegato le chat che Basciano inviava alla sua ex, nonché il racconto di una serie episodi violenti, pedinamenti, conditi da insulti e minacce, iniziati a luglio del 2023 e perpetrati fino al 14 novembre scorso. Episodio conosciuto quello del settembre 2023, durante la fashion week, per lei appuntamento di lavoro, durante il quale Sophie ha dovuto subire una pioggia di insulti e minacce come “devi morire, fai schifo” per poi ritrovare Basciano a un evento al quale non era stato invitato durante il quale “alla presenza di numerose persone,” aveva cominciato ad urlare intimandole di venire “via, vergognati, fai schifo”.
Sempre in quell’occasione Basciano avrebbe cominciato a strattonarla per il vestito e a “colpirla ripetutamente da dietro sulla parte interna delle ginocchia, per farle perdere l’equilibrio; a causa di tale condotta totalmente imbarazzante, per cui Basciano aveva anche urtato un bicchiere causandone la caduta fragorosa a terra, aveva spinto la security ad intervenire ed era stato allontanato con la forza dal locale,” Sophie Codegoni “aveva perso anche l’opportunità di concludere il contratto con il brand sponsor dell’evento”.
Questo il quadro accusatorio, dal quale esce la figura di un Alessandro che non riesce ad avere il controllo su Sophie e non riuscendoci la sminuisce, la insulta, la minaccia e la strattona. Ma quante Sophie esistono in Italia? Quante ragazze, donne, mogli, fidanzate sono costrette a subire la possessività di uomini violenti o estremamente gelosi? Ma soprattutto quanti Alessandro Basciano ci sono? Purtroppo tanti, figli di una cultura maschilista in cui la donna è concepita unicamente come regina del focolare domestico.
Una visione retrò, oscurantista, anni ’50 in cui la nascita di un figlio rappresenta la fine delle aspirazioni professionali per la donna. Chissà se la gravidanza di Sophie arrivata quasi subito, non sia stata soltanto un espediente per fare in modo di tenere la ragazza dentro casa. E’ vero, è una illazione, ma forse non lontanissima dalla realtà.
Nello scrivere ci siamo attenuti agli atti, a quelle che sono le disposizioni dei giudici nei confronti di Basciano. Ci chiediamo come mai a Mediaset non siano andati a fondo di quelli che fossero i reali rapporti tra i due, lontanissimi da quelli raccontati in televisione. La Toffanin, pur di avere ascolti, ha concesso per varie volte visibilità a quello che i criminologi hanno definito un “narcisista compulsivo”.
Giustificare un simile scempio è vergognoso, possiamo capire, fino a un certo punto, l’amore per una coppia televisiva, ma leggere sui social insulti a Sophie per avere mandato in galera il padre di sua figlia, leggere che Basciano sia una vittima non si sa di chi, anzi, ve lo diciamo noi, di sè stesso, leggere anche di fronte a una custodia cautelare, che sia tutta finzione, ma soprattutto leggere diversi messaggi pervenuti in redazione in cui ci chiedono se i due torneranno insieme, fanno riflettere su quanto questa società sia pronta sempre e comunque a difendere l’uomo e a condannare la donna. In tutto ciò c’è chi si arrabbia quando sente dire che in Italia esiste il patriarcato, Basciano è bianco, è uomo ed è italiano.
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