Giuseppe Scuccimarri 
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Aurora Ramazzotti ha tuonato recentemente sui social sull’eccessiva intromissione dei paparazzi nella vita privata dei personaggi dello spettacolo. La ventottenne conduttrice televisiva, doppia figlia d’arte, ospite di Giulia Salemi nel podcast “Non lo faccio x moda” ha raccontato come sono cambiate le sue abitudini dopo la nascita di suo figlio Cesare Augusto. Il bambino avuto con il compagno Goffredo Cerza, il 30 marzo scorso ha compiuto 2 anni.
La gravidanza
La figlia di Eros e Michelle ha spiegato quanto non sia stato facile godersi la gravidanza soprattutto a livello psicologico: “Non è stato facile a livello psicologico e stavo male fisicamente, quindi non riuscivo a godermela. Tutto è cambiato, forse perché sono cambiata io. Non l’ho potuto annunciare io prima degli altri e questo mi ha causato non pochi problemi tra le mie amicizie” Per questi motivi nei giorni scorsi ha sentito il bisogno di prendere le difese di Giulia De Lellis, definendo il gossip che impazza sui giornali come una “mancanza di rispetto” e invasione “dello spazio intimo”.
Il corpo che cambia e si trasforma durante la gravidanza
Aurora Ramazzotti a proposito del corpo che cambia in gravidanza, ha rivelato di aver vissuto l’aumento del peso come una guerra contro se stessa: “Avevo una consapevolezza di me diversa. Ho vissuto anche una fase in cui ero compulsiva nel dover avere tutto sotto controllo, anche lo sport e l’alimentazione e non stavo mai bene. Ma l’anno prima di rimanere incinta, ho deciso di mollare tutto e accettarmi per quella che ero. Poi, è arrivata la gravidanza ero tranquilla e menomale perché il mio corpo è cambiato tanto”
Michelle e Eros
Non poteva mancare la domanda su Eros e Michelle e il loro ruolo di nonni, ci sono sempre per lei anche se per motivi lavorativi non possono esserci per lei come vorrebbe : “Sono persone fantastiche, anche per loro è la prima esperienza nella vita e non lo do mai per scontato. Come nonni sono molto affettuosi, Cesare ruba il cuore di tutti devo ammetterlo. Non sono dei nonni classici, per ovvi motivi, entrambi lavorano moltissimo, anche loro hanno dei figli. A me questa cosa un po’ pesa, è ovvio. Io mi affido a loro tantissimo e loro ci sono sempre per me, però non possono esserci per me come io vorrei. Non è che è una cosa che io reputo sbagliata, la riconosco, mi fa soffrire, però non è una cosa volontaria è così e basta”.
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