Cagliari, in migliaia in piazza contro la speculazione energetica

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Era presente praticamente tutta la Sardegna, mercoledì scorso 2 ottobre a Cagliari davanti al Palazzo della Regione per consegnare le oltre 210.000 firme raccolte a favore della proposta di legge Pratobello24 contro la speculazione energetica. La legge dopo aver incontrato qualche renitenza, ha trovato l’appoggio di gran parte dei comitati e dei comuni della Sardegna, l’avvocato Michele Zuddas, tra i promotori dell’iniziativa, intervistato da L’Indipendente si è detto speranzoso che il Consiglio regionale tenga conto della volontà dei sardi e della grande mobilitazione popolare che ha provocato l’iniziativa. I sardi hanno risposto in massa, sindacati, sindaci, comitati, arrivati a Cagliari con ogni mezzo, anche affittando dei pullman, queste le parole del Dott. Zuddas :
“Oggi è una data che, secondo me, diventerà storica, perché stiamo consegnando 210.000 firme che di fatto bloccherebbero in maniera chiara e stabile la speculazione energetica. Consegneremo le firme al Presidente del Consiglio Regionale con l’auspicio che questa Regione si faccia interprete della volontà dei sardi e quindi blocchi davvero una volta per tutte la speculazione energetica”.
Palloncini arancioni composti da materiale biodegradabile sono stati consegnati nel corso del presidio con il preciso ordine di non farli volare, al loro interno dei semi che ognuno poteva portare a casa. I contenitori con le 210.000 firme raccolte sono stati fatti passare in mezzo alla folla di mano in mano in una ideale staffetta fino ad arrivare davanti al palazzo. Davanti a una così vasta mobilitazione popolare, i rappresentanti dei manifestanti sono stati accolti nel palazzo della Regione per presentare la loro proposta.
La raccolta firme è stata lanciata lo scorso mese di luglio, la legge si occupa di fotovoltaico ed eolico e intende assegnare il potere esclusivo relativo all’assegnazione dei progetti energetici alla Regione Sardegna, una iniziativa “per tenere la Sardegna pulita per un futuro di agro forestazione e altre tecniche agro ecologiche che ci procurino cibo buono, rigenerando il suolo e salvaguardando l’ambiente”. A questo proposito l’avvocato Zuddas ha precisato:
“Noi non siamo contro la transizione energetica, ma vogliamo che venga governata e gestita, e che venga rispettata la volontà dei sardi. ll presidente del consiglio regionale, i consiglieri regionali e la presidente devono fare in modo che questa legge arrivi al voto il prima possibile. Qualsiasi altra alternativa sarebbe l’ennesimo schiaffo alla popolazione sarda che non possiamo più tollerare. Ora questi consiglieri devono decidere da che parte stare, se stare dalla parte del proprio popolo, della propria regione o stare dalla parte dei propri padroni politici romani”
Il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ricevendo la delegazione dei manifestanti con in testa il sindaco di Orgosolo Pasquale Mereu e l’avvocato Michele Zuddas ha spiegato :
“Li abbiamo ricevuti perché è una questione di rispetto per il lavoro che hanno fatto, la conferenza di capigruppo si riunirà una volta che verrà verificata la procedura. Siamo nella fase di verifica della regolarità delle firme, dei moduli e delle sottoscrizioni da parte degli elettori, una fase prevista dallo statuto e dai regolamenti sia regionali ma anche nazionali. Dopo quella fase di verifica delle firme si aprirà la fase politica che riguarderà i tempi, i modi e le procedure attraverso la quale questa proposta di legge verrà discussa in sede alle commissioni”.
Il presidente ha poi precisato che una volta verificata la regolarità delle firme e della procedura di raccolta delle stesse, si seguirà l’iter ordinario:
“Il tema è già dentro il palazzo, ci sono delle differenze sui tempi e le procedure però credo che ci sarà una risposta nelle forme previste dalla Costituzione e dallo Statuto, con la moratoria approvata e la legge sulle aree idonee in commissione”.
Il presidente della Commissione Governo del territorio, Roberto Li Gioi, ha sottolineato quanto sia importante arrivare il prima possibile per dare finalmente una regolamentazione a una materia che per due anni e mezzo è stata completamente ignorata dallo scorso governo regionale.
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