Caso Bova, le ultime rivelazioni: l’intestatario della sim spagnola, il piano per distruggere l’attore, la battaglia per l’affidamento delle figlie

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Il caso Bova ormai esula da un semplice vicenda di gossip, non si tratta di una semplice notte passata in un hotel da un attore famoso in compagnia di una modella in cerca di notorietà, dietro c’è ben altro, che fa scolorire il pettegolezzo e fa assumere al tutto i toni cupi della cronaca. Gabriele Parpiglia nella sua newsletter ha riscostruito passo dopo passo l’evolversi della vicenda, né è sortito un piano strategico che parte da lontano atto a sminuire e infangare l’immagine dell’attore.
La scheda Sim, il furto del cellulare e il piano per infangare Bova
La vicenda si complica, stanno emergendo nuovi inquietanti particolari che vanno oltre le figure di Martina Ceretti e Federico Monzino, rispettivamente presunta amante di Bova per una notte, e amico speciale della medesima. E mentre la polizia indaga sui rapporti intercorsi tra Monzino e Corona cercando di definire i ruoli che hanno avuto entrambi nella vicenda, Gabriele Parpiglia ha pubblicato il nome dell’intestatario della carta Sim da cui sono partiti i messaggi ricattatori ricevuti da Raoul Bova.
” È emerso il nome ‘Catherina Droga (Cath su WhatsApp)’ -scrive il giornalista – Profilo Business con geolocalizzazione Spagna, da questa sim sono partiti i messaggi minatori, un account fake creato appositamente per avvicinare Bova”. L’obiettivo per chi indaga è andare oltre i “soggetti finali” per scoprire chi sono i mandanti che hanno organizzato il piano di cui Ceretti e soprattutto Monzino sarebbero gli anelli finali di un “sistema più ampio”
Dettaglio non da trascurare la sparizione del telefono di Bova lo scorso aprile, il dispositivo a quanto racconta Parpiglia, “non è stato rubato per strada”, ma è sparito “in ambiente familiare”, da lì sarebbero “state estrapolate informazioni private”. “Whatsapp, Instagram, DM: tutto compromesso” scrive il giornalista, facile immaginare aggiungiamo noi, che all’interno ci fossero anche le conversazioni con Martina Ceretti, dato che il rapporto epistolare tra i due andava avanti dal 2023. Proprio la strana metodologia di sparizione del dispositivo lascia presuppore che per chi lo ha preso fossero più indispensabili le informazioni in esso contenute che l’apparecchio stesso.
La battaglia legale per l’affidamento delle figlie
In tutto ciò si inserisce la battaglia legale per l’affidamento delle due bambine nate dall’unione con l’attrice spagnola, Rocio Munoz Morales. Quest’ultima vorrebbe l’affido esclusivo delle due bambine di 6 e 9 anni, in quanto Bova secondo l’attrice avrebbe dimostrato la sua “inadeguatezza genitoriale”, dimostrata anche dall’incontro clandestino del suo ormai ex compagno con Martina Ceretti.
Ovviamente Raoul Bova si è opposto e i suoi legali, David Leggi e Annamaria Bernardini de Pace, intervenendo su Il Corriere della Sera, hanno risposto che “Apprendiamo non senza stupore il perseverare della signora Rocío nel sostenere la richiesta di affido esclusivo. Atteso come le bambine hanno passato sempre molto più tempo con il papà, ed è tutto documentabile. Anche attualmente sono insieme in vacanza. È una richiesta alla quale ci opporremo in tutte le sedi. Del resto, seguendo il suo ragionamento, si dovrebbe concludere che sia una madre irresponsabile, avendo spesso affidato a lui le figlie”
Il silenzio di Bova e le domande che restano aperte
Intanto Raoul Bova non si è sbilanciato con la stampa sull’argomento, non ha rilasciato dichiarazioni rimanendo in silenzio. Parpiglia a questo proposito scrive che l’attore sta collaborando con le autorità, assistito dai suoi legali. Il giornalista ha anche anticipato un clamoroso colpo di scena : “l’arrivo di un supertestimone” che potrebbe rivelare tutto. Al momento sono ancora diverse le domande che rimangono aperte: chi si nasconde dietro l’account “Catherina Droga”, chi ha avuto accesso alle informazioni private dell’attore ergo chi gli ha sottratto il telefono, ma soprattutto scrive Parpiglia “Chi ha informato Rocío sulla scelta legale di Bova? (l’attrice sembra esserne stata informata preventivamente ndr). La verità emergerà tra fine agosto e inizio settembre”
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