Chappell Roan tra “The Subway” e il prossimo album

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Intervista esclusiva con Vogue tra dolore, rinascita e il mistero del prossimo album
In un’umida giornata di luglio, tra le luci stroboscopiche di un vagone dismesso del New York Transit Museum, Chappell Roan — all’anagrafe Kayleigh Rose Amstutz — non è una semplice passeggera: è la regina della scena.
Il set non è affollato di pendolari, ma popolato da creativi, telecamere e una visione audace che trasforma la metropolitana in un palcoscenico di dolore, ironia e liberazione.
Il motivo? Il video ufficiale del suo ultimo singolo, The Subway, un pezzo attesissimo dai fan sin dalla sua esibizione al Governors Ball nel 2024.
“Non ero ancora pronta a dirlo”, confessa Roan a Vogue, durante una pausa nella sua roulotte. “Era troppo doloroso. Ero troppo arrabbiata e spaventata — per la mia vita — per dirlo.”
Ora che la canzone è finalmente uscita, la sua voce trema meno. L’ha affrontato, quel dolore, e l’ha trasformato in arte.
The Subway parla di quel momento improvviso, quasi paralizzante, in cui ci si imbatte in un ex. “Facevo fatica a dimenticare questa persona”, racconta. “Scrivevo tentando di convincermi che fosse finita, che avevamo chiuso. Ma i sentimenti… erano ancora lì.”
Il brano, scritto con il produttore Daniel Nigro, è stato un processo lungo e faticoso, simile al suo primo successo Casual. Anche il video ha rappresentato una sfida. “Non facevo un video da anni perché sono inutilmente difficili e a volte traumatici”, ammette.
Ma The Subway meritava l’eccezione: un cortometraggio pop ironico e teatrale, dove Roan, quasi inghiottita dalla sua iconica chioma rosso fuoco, insegue una figura misteriosa dai capelli verdi — una creatura in stile Cugino It — attraverso la città che tanto ama quanto detesta.
“È una canzone seria, ma non volevo che lo fosse troppo”, spiega. “Dico anche: “Fanculo questa città, mi trasferisco in Saskatchewan.” Non è proprio una dichiarazione da cuore infranto classico.”
Il successo del singolo è stato immediato: The Subway ha rapidamente raggiunto i vertici della classifica globale di Spotify, segnando il debutto più ascoltato dell’anno per un’artista femminile.
Ma dietro questa hit, i fan cercano altro: indizi sul prossimo album, il seguito del suo acclamato esordio The Rise and Fall of a Midwest Princess, vincitore di un Grammy.
Roan, però, frena le aspettative. “Il secondo progetto non esiste ancora”, chiarisce. “Non c’è un album. Non c’è una raccolta di canzoni.”
E non è una provocazione: è una dichiarazione di integrità artistica. “Mi ci sono voluti cinque anni per scrivere il primo, e probabilmente ne serviranno altri cinque. Non sono il tipo di scrittrice che riesce a sfornare musica.”
Rifiuta la pressione del pubblico e dei social: “A volte leggo commenti del tipo: “È ovunque tranne che in quello studio.” Ma anche se ci fossi 12 ore al giorno, non significherebbe che uscirebbe qualcosa di buono.”
Per ora, Roan si limita a postare su Instagram per poi cancellare subito l’app: “I social mi danneggiano, sia a livello personale che creativo.”
Cosa c’è, quindi, nel presente di Chappell Roan?
La vita vera, finalmente. Sta vivendo a New York con la sua migliore amica e direttrice creativa Ramisha Sattar, esplora ristoranti, va in bicicletta (“la mia cosa preferita in assoluto”) e prende le batoste della città come fanno tutti. “New York fa esattamente quello che fa: ti prende a calci nel sedere”, dice ridendo.
Eppure, qualcosa è cambiato. Dopo mesi di stanchezza e disillusione, Chappell Roan ora guarda avanti con ottimismo. L’autunno la vedrà protagonista di una serie di spettacoli pop-up tra New York, Los Angeles e Kansas City.
“Questo ritmo è buono in questo momento”, dice. “Per la prima volta in oltre un anno, posso finalmente essere entusiasta di andare al lavoro e fare il mio lavoro.”
Il secondo album potrà attendere. Per ora, c’è The Subway, e la libertà di scrivere — solo quando fa male, davvero.