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Una straordinaria reliquia appartenuta a Napoleone Bonaparte sarà protagonista di un’importante asta a Parigi il prossimo 22 maggio. Si tratta di una spada personale dell’imperatore francese, una sciabola che egli stesso commissionò nel 1802 e che lo accompagnò per tutta la durata del suo regno.
La casa d’aste Giquello, che organizza l’evento, prevede che l’arma possa essere venduta per una cifra compresa tra 800.000 e 1,1 milioni di dollari, attirando l’interesse di collezionisti e appassionati di storia da tutto il mondo.
La sciabola ha una storia affascinante: dopo essere stata utilizzata da Napoleone, fu donata al suo stretto collaboratore Emmanuel de Grouchy, uno dei suoi generali più fedeli, nominato maresciallo dell’Impero.
Da allora, l’arma è rimasta nella famiglia di Grouchy, tramandata di generazione in generazione sin dal 1815, anno della disfatta definitiva di Napoleone a Waterloo.
Una seconda copia identica della spada, anch’essa commissionata da Napoleone, è oggi custodita al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, in Russia.
Questo dettaglio aggiunge ulteriore valore storico all’oggetto in vendita, sottolineandone la rarità e il significato simbolico.

La passione per i cimeli napoleonici resta vivissima in Francia e non solo.
Le aste che riguardano oggetti appartenuti all’imperatore riscuotono grande successo, come dimostrano alcune recenti vendite clamorose.
Nel luglio dello scorso anno, due pistole che Napoleone avrebbe pensato di usare per togliersi la vita sono state battute per 1,7 milioni di euro. Ancora più eclatante è stato il caso di uno dei suoi famosi cappelli bicorni, venduto per la cifra record di 2,1 milioni di dollari, ben oltre le aspettative iniziali fissate a circa 875.000 dollari.
Dei circa 120 cappelli posseduti da Napoleone, ne restano oggi solo 16, per lo più conservati in collezioni private.
Anche altri oggetti personali dell’imperatore hanno raggiunto cifre sorprendenti: nel 2013 l’unica copia conosciuta del suo testamento è stata venduta per 483.000 dollari, più del doppio del valore stimato.
Nel documento, scritto poco prima della sua morte avvenuta nel 1821, Napoleone esprimeva il desiderio che le sue ceneri fossero sparse nella Senna, desiderio mai esaudito, poiché i suoi resti vennero poi trasferiti all’Hôtel des Invalides a Parigi.
Persino una ciocca di capelli dell’imperatore è finita all’asta: nel 2010 è stata venduta in Nuova Zelanda per 13.000 dollari.
E questo fine settimana, sempre nei pressi di Parigi, verrà messa in vendita una lettera scritta di suo pugno, in cui nega il coinvolgimento nel rapimento di Papa Pio VII nel 1809. Il prezzo stimato oscilla tra i 12.000 e i 15.000 euro.
La prossima asta della spada personale di Napoleone si preannuncia dunque come un evento di grande rilievo per il mercato dei cimeli storici, capace di attrarre l’attenzione di appassionati e studiosi di tutto il mondo.