Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato lunedì 4 agosto di aver deciso di occupare completamente la Striscia di Gaza, comprese le operazioni militari nelle aree in cui si ritiene siano tenuti degli ostaggi. “Ci impegniamo a liberare Gaza dalla tirannia di questi terroristi”, ha affermato Netanyahu in un video messaggio pubblicato su X. “Molti abitanti di Gaza vengono da noi e dicono: ‘Aiutateci a essere liberi. Aiutateci a essere liberi da Hamas’. Ed è quello che faremo.”
L’ufficio del Primo Ministro ha inoltre dichiarato in un messaggio al Capo di Stato Maggiore, Tenente Generale Eyal Zamir: “Se questo non ti soddisfa, allora dovresti dimetterti”. Netanyahu e Zamir sono in disaccordo sul modo in cui viene combattuta la guerra a Gaza e, secondo un rapporto della radio dell’esercito israeliano, le tensioni “hanno raggiunto il culmine”

L’annuncio mentre la situazione nella Striscia è allo stremo
L’annuncio di Netanyahu arriva dopo mesi di colloqui incerti in Qatar tra Israele e Hamas, mentre i mediatori si affannano per superare gli ostacoli da entrambe le parti e raggiungere un cessate il fuoco e un accordo per il rilascio degli ostaggi, mentre la situazione umanitaria nella Striscia peggiora.
Hamas ha risposto alle notizie sull’intenzione di conquistare Gaza affermando: “Le minacce di Israele sono ripetitive, inutili e non hanno alcuna influenza sulle nostre decisioni”.
Hamas ha chiesto che centinaia di camion di aiuti entrino nella
Striscia di Gaza affinché il gruppo terroristico possa riprendere i negoziati, nonostante i crescenti sforzi internazionali per far arrivare le risorse all’enclave palestinese in un modo che aggiri i governanti islamisti della Striscia.
Nel fine settimana Hamas ha anche diffuso dei video in cui si vedono ostaggi denutriti , sostenendo che stanno morendo di fame a causa della carestia diffusa nella Striscia di Gaza.Mentre la Croce Rossa ha accettato di intensificare gli sforzi per consegnare aiuti direttamente agli ostaggi, oltre agli aiuti forniti dalla Gaza Humanitarian Foundation, Hamas ha risposto che le risorse avrebbero potuto raggiungere gli uomini solo se Israele avesse aperto definitivamente i corridoi umanitari e avesse bloccato “ogni forma di traffico aereo” durante la consegna dei pacchi agli ostaggi. La situazione sta precipitando sempre di più nel silenzio assordante di USA e UE.
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