“PINK FLOYD AT POMPEII – MCMLXXII” dal 24 aprile al cinema

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“PINK FLOYD AT POMPEII – MCMLXXII”, l’epocale film concerto del 1972 diretto da Adrian Maben, torna nei cinema in una versione adattata e rimasterizzata, dal 24 al 30 aprile. Il docu-film evento precede di pochi giorni l’uscita per la prima volta la versione album live completo, prevista per il 2 maggio. Sono uscite varie registrazioni e pillole dell’iconico concerto, ma mai una versione completa ufficiale e mai in Dolby Atmos e vinile.
Il film, rimasterizzato digitalmente in 4K dal girato originale in pellicola 35mm, con audio migliorato e remixato da Steven Wilson, documenta cosa facevano i Pink Floyd prima di diventare giganti delle classifiche su entrambe le sponde dell’Atlantico, dove la loro musica continua a essere celebrata ancora oggi.
L’ambientazione del docu-film e il periodo storico della band
Nel 1971 i Pink Floyd, in rampa di lancio verso la consacrazione mondiale, furono la prima band a suonare a Pompei. Quel live diventò un leggendario film e un disco live imperdibile, due imprescindibili oggetti di culto che oggi rivivono.
Ambientato tra le suggestive rovine dell’antico anfiteatro romano di Pompei, questo film unico e immersivo cattura i Pink Floyd in un concerto intimo, senza pubblico. Girato nell’ottobre del 1971, è stato il primo concerto live mai realizzato a Pompei, e include brani fondamentali come “Echoes”, “A Saucerful of Secrets” e “One of These Days”.
Le spettacolari riprese dell’anfiteatro, sia di giorno che di notte, amplificano la magia dell’esibizione. Il film include anche rare immagini dietro le quinte della band al lavoro su “The Dark Side of the Moon” presso gli Abbey Road Studios.
Film restaurato meticolosamente fotogramma per fotogramma
Il film è stato restaurato meticolosamente, fotogramma per fotogramma, partendo dal negativo originale in 35mm – ritrovato in cinque bobine etichettate in modo vago negli archivi stessi dei Pink Floyd. Questa straordinaria scoperta ha riportato alla luce la pellicola originale girata durante quelle torride giornate tra le rovine di Pompei oltre 50 anni fa.
Il film presenta anche una qualità sonora eccezionale, con un nuovo mix teatrale e per l’intrattenimento domestico in 5.1 e Dolby Atmos realizzato da Steven Wilson, che ne esalta la profondità e la chiarezza, mantenendo l’autenticità e lo spirito dell’originale del 1972. L’obiettivo di Wilson era rimanere fedele al suono della band durante quelle torride giornate del 1971.
Guidato da Lana Topham, Direttrice del Restauro per i Pink Floyd, il team ha avuto come missione quella di preservare l’integrità e la bellezza dell’immagine originale. Il film è stato scansionato in 4K utilizzando tecniche all’avanguardia per garantire il massimo dettaglio. I colori sono stati migliorati e ogni fotogramma è stato rivisto e riparato con cura, mantenendo un aspetto naturale e vivido con minime regolazioni della grana.
Le dichiarazioni di Lana Topham e Steven Wilson
“Dal 1994 ho cercato le sfuggenti riprese originali di ‘Pink Floyd at Pompeii’, quindi il recente ritrovamento del negativo originale in 35mm del 1972 è stato un momento molto speciale – ha affermato Lana Topham – La nuova versione restaurata presenta il primo montaggio completo di 90 minuti, combinando i 60 minuti della performance con i segmenti documentaristici agli Abbey Road Studios filmati poco dopo”
“Da quando mio padre mi ha fatto il lavaggio del cervello da bambino facendomi ascoltare The Dark Side of the Moon in loop, i Pink Floyd sono diventati la mia band preferita – ha dichiarato Steven Wilson – Sono i miei “Beatles”, parte integrante del mio DNA musicale.
La prima volta che vidi “Pompeii” fu da una copia sgranata in un cinema locale. Rimasi colpito dall’energia libera e dalla musica esplorativa di quattro musicisti che incarnavano la nozione di “cool intellettuale. È stato un onore remixare la colonna sonora per accompagnare il magnifico restauro di Lana Topham: sembra che il film sia stato girato ieri”