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Jannik Sinner ha conquistato la finale del Roland Garros e lo ha fatto in una partita epica in cui non ha lasciato neanche un set a Novak Djokovic, battuto con il punteggio di 6-4, 7-5, 7-6 in un match che è stata una vera e propria battaglia durata più di tre ore. L’altoatesino ha confermato la sua grande personalità e la capacità di saper gestire stress e nervosismo, ha giocato come sa fare, probabilmente senza neanche pensare che di fronte aveva un monumento del tennis con all’attivo 24 vittorie in tornei del Grande Slam.
Il racconto del match
L’italiano è stato sempre padrone del match, all’inizio il vento non lo ha aiutato costringendolo a commettere qualche errore di troppo, ma ha dato sempre l’impressione di viaggiare a un ritmo superiore rispetto al serbo, nel primo set gli è bastato un break per assicurarsi la vittoria della frazione e costringere da subito Djokovic ad un match in salita.
Nella seconda frazione la musica non è cambiata, entrambi i giocatori hanno tenuto il proprio servizio, Sinner ha dimostrato più resistenza nel palleggio, forse l’unica fase in cui si è notata la differenza anagrafica tra i due. Equilibrio fino al 5-5, quando il numero 1 al mondo ha strappato il servizio all’avversario.
Un Djokovic immortale ha costretto Sinner al tie-break nel terzo set, ma si è fatto annullare tre set point dall’italiano che è riuscito a chiudere il match e a volare in finale. Nell’ultimo atto del torneo parigino, Sinner incontrerà Alcaraz in quella che sarà la prima finale Slam fra due giocatori nati negli anni 2000.
Dopo 49 anni un tennista italiano è approdato nella finale del singolare maschile del Roland Garros, l’ultimo è stato Adriano Panatta nel 1976
Le dichiarazioni di Sinner dopo il match
Sinner dopo la vittoria ha dichiarato che contro il serbo ha dovuto giocare il suo miglior tennis: “Novak ha fatto vedere ancora una volta che è un modello per noi giocatori più giovani – ha dichiarato Sinner – siamo fortunati a vederlo giocare ancora a questo livello. Novak ha vinto così tanto, è il migliore nel nostro sport, affrontarlo qui è fantastico. Cerco di non pensarci ma prima di scendere in campo senti un po’ di tensione, sai a cosa stai per andare incontro. Domenica la finale con Carlos sarà difficilissima. Gli ultimi scontri diretti con Carlos non stanno andando bene per me, ma cercherò di fare del mio meglio. Voglio godermi questo momento, che è speciale. Cerchiamo di apprezzarlo, anche perché domani abbiamo un giorno libero. Grazie a tutti i tifosi per avermi trattato così bene per tutto il torneo”
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