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Stefania Cappa è stata vittima di diffamazione aggravata ad opera della trasmissione tv “Le Iene” è quanto si evince dalla condanna inflitta al programma di Davide Parenti in onda su Italia 1, dal tribunale di Milano. Sul banco degli imputati l’autore televisivo Riccardo Vincenzo Festinese e il conduttore Alessandro De Giuseppe, responsabili di un servizio andato in onda nel maggio 2022, dal titolo: “Speciale Le Iene, delitto di Garlasco, la verità di Alberto Stasi”.
Nella sentenza di condanna si legge che Festinese nella sua qualità di autore e De Giuseppe quale conduttore “offendevano la reputazione di Stefania Cappa, insinuando un suo coinvolgimento nell’omicidio di Chiara Poggi, segnatamente riportando le dichiarazioni al riguardo rilasciate all’epoca da Marco Muschitta, accreditandole sebbene ritrattate”
Nel servizio in questione si fa menzione appunto a Muschitta, il presunto testimone oculare che ha raccontato e poi ritrattato di aver visto una donna in bici allontanarsi dal luogo del delitto il 13 agosto 2007, giorno dell’omicidio di Chiara Poggi, con in mano un oggetto contundente. Nella trasmissione ci si chiede come mai tali prove “formalmente inutilizzabili” perché ritrattate, non siano state poi ammesse perché “sarebbero state confermate da intercettazioni e deposizioni”. Queste affermazioni sono state date “senza riferire che tali dichiarazioni erano state ritenute inattendibili dagli inquirenti e dai giudici, talché il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio del Muschitta per calunnia”.
Il risarcimento a Stefania Cappa
Il tribunale di Milano ha condannato i due imputati a una multa di 500 euro e a risarcire Stefania Cappa, cugina di Chiara Poggi con 10.000 euro. Di recente Le Iene, dato il grande clamore suscitato dalla riapertura del caso Garlasco, sempre con De Giuseppe, sono tornate a parlare degli ultimi sviluppi della vicenda, mandando in onda presunte chat vocali della Cappa in cui parla dell’omicidio della cugina, dei suoi rapporti con la medesima e nei quali si lascia andare a considerazioni personali e presunte rivelazioni. Anche per questi ultimi servizi mandati in onda, le persone coinvolte avrebbero preannunciato querele.
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