Vancouver, strage al festival: 11 morti, arrestato l’autore

#image_title
Una tragedia ha sconvolto Vancouver sabato sera, trasformando una festa di comunità in un incubo. Durante il Lapu Lapu Day Festival, dedicato alla cultura filippina, un uomo alla guida di un SUV nero ha travolto la folla uccidendo 11 persone, tra cui un bambino di soli 5 anni, e ferendone decine.
Il sospettato, Kai-Ji Adam Lo, 30 anni, residente a Vancouver, è stato arrestato immediatamente sul posto.
Secondo quanto riferito dalle autorità, Lo era già noto ai servizi di salute mentale e alla polizia locale. Poche ore prima dell’attacco, un membro della sua famiglia aveva contattato il reparto psichiatrico di un ospedale chiedendo urgentemente aiuto, preoccupato per i segnali di delirio e paranoia che Lo stava mostrando.
Non è chiaro però se la struttura sia intervenuta prima della tragedia.
Le autorità escludono al momento qualsiasi matrice terroristica, attribuendo l’accaduto allo stato mentale compromesso dell’uomo. “Non ci sono stati contatti tra Lo e la polizia immediatamente prima dell’evento”, ha dichiarato il capo della polizia Steve Rai, definendo l’accaduto “il giorno più buio nella storia della nostra città”.
La strage si è consumata intorno alle 20:00, quando il festival stava per concludersi. Gli organizzatori avevano appena iniziato a rimuovere le transenne che delimitavano la zona pedonale.
Approfittando della confusione, Lo ha accelerato improvvisamente con il suo veicolo, investendo centinaia di persone.
Testimoni oculari hanno descritto scene di terrore: “È stato come vedere una palla da bowling colpire dei birilli”, ha raccontato Kris Pangilinan alla CBC. Corpi e oggetti sono volati in aria mentre la folla cercava disperatamente di mettersi in salvo.
Tra i feriti ci sono numerosi bambini e anziani, mentre l’età delle vittime varia dai 5 ai 65 anni. Alcuni feriti versano ancora in condizioni critiche, e le autorità temono che il bilancio possa aggravarsi.
Kai-Ji Adam Lo era stato segnato da gravi lutti familiari: nel gennaio 2024, suo fratello Alexander, 31 anni, era stato trovato morto in un’abitazione di Vancouver, vittima di omicidio.
Dopo quella tragedia, Lo aveva pubblicato un commovente messaggio su una pagina di raccolta fondi per sostenere le spese funebri, descrivendo il dolore per la perdita. Solo pochi mesi più tardi, la madre aveva tentato il suicidio, evento che aveva ulteriormente minato la stabilità emotiva dell’uomo.
Il cantante dei Black Eyed Peas, apl.de.ap (Allan Pineda Lindo), che si era appena esibito come ospite principale del festival, ha rivelato di aver lasciato il palco pochi minuti prima dell’attacco.
In un post su Instagram ha espresso cordoglio e solidarietà: “È difficile descrivere lo shock e il peso che proviamo. Siamo a pezzi per le vittime e le loro famiglie”, ha scritto, allegando anche un elenco di servizi di supporto per la salute mentale.
Lo è comparso in tribunale domenica e resterà in custodia fino al processo. Al momento è accusato di otto capi di omicidio di secondo grado, ma la polizia ha annunciato che ulteriori accuse sono in fase di valutazione.
Nel frattempo, la città di Vancouver si stringe nel dolore, tra veglie spontanee e iniziative di solidarietà per ricordare le vittime innocenti di una giornata che sarebbe dovuta essere di festa, ma che si è trasformata in una delle pagine più tragiche della sua storia recente.