Villa Pamphili, arriva la conferma: mamma e figlia i cadaveri

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Cadaveri trovati a Villa Pamphili, adesso è arrivata la conferma, sono madre e figlia, la neonata di circa sei mesi e la donna di circa trent’anni trovate morte all’interno della villa sabato pomeriggio. Il legame di parentela è stato accertato dalle analisi del DNA effettuati sui cadaveri. Resta ancora l’enigma dell’identificazione, le ricerche degli inquirenti si sono allargate anche all’estero nel tentativo di dare un nome alle due vittime, che si ipotizza anche fossero senza fissa dimora e dormissero nel parco su dei giacigli.
Diffuse le immagini dei tatuaggi
I due cadaveri sembrerebbero dai lineamenti caucasici appartenere all’Est europeo, la giovane donna apparentemente tra i 20 e 30 anni da quanto diffuso dagli inquirenti ha “i capelli chiari, è alta cm 164, peso apparente 58 kg”. Lunedì 9 giugno sono state diffuse anche le immagini dei tatuaggi che la donna presenta sul corpo, si tratta di quattro immagini: una rosa che era sulla parte interna del piede destro, vicino al malleolo, un motivo floreale con una stella sulla fascia addominale superiore della vittima, uno scheletro su un surf sulla parte esterna del braccio destro, all’altezza dell’omero, e due pappagalli bianchi, sul braccio destro all’altezza dell’omero lato interno.
Tante segnalazioni sono arrivate alla polizia dopo la diffusione delle immagini. La Squadra Mobile di Roma ne sta verificando l’attendibilità nel tentativo di acquisire ulteriori elementi, intanto anche nella giornata di oggi, martedì 10 giugno, la polizia è tornata sui luoghi dei ritrovamenti per nuovi sopralluoghi e ricerca di elementi utili alle indagini.
I risultati dell’autopsia
I risultati dell’autopsia hanno fornito indicazioni sulle cause della morte di madre e figlia. La neonata presenta vistosi segni sul collo che fanno supporre che sia stata strangolata la sera prima che il corpo esanime venisse ritrovato dietro una siepe nella parte della villa che affaccia su Via Leone XIII.
Sul corpo della donna non sono stati rinvenuti invece segni di violenza o ferite di arma o taglio, per questo motivo sono stati eseguiti i prelievi tossicologici al fine di capire se la donna sia deceduta a causa di overdose. Per gli inquirenti il cadavere della donna, in avanzato stato di decomposizione, si trovava già da diversi giorni nel punto in cui è stato ritrovato, nuda e coperta da un sacco nero.
Nessun elemento dalle telecamere di sicurezza
Nulla è emerso invece dalla analisi delle telecamere presenti nella zona, sia quelle poste sulla via Olimpica che quelle poste su via Aurelia Antica. Nella villa non sono presenti sistemi di videosorveglianza, pertanto non ci sono filmati che riprendono il momento in cui i corpi di madre e figlia sono stati abbandonati, probabilmente chi ha deciso di uccidere a mani nude una bambina di appena sei mesi, ben sapeva di non essere spiato elettronicamente.
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