Claudio Baglioni, le stagioni de “La vita è adesso”

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Quarant’anni sono passati da La vita è adesso, l’album che ha segnato in maniera indelebile la storia della musica italiana. Eppure, come afferma Claudio Baglioni nell’intervista rilasciata in occasione della presentazione romana del 5 giugno 2025, quel tempo non è andato perduto.
È maturato, è cresciuto, ha continuato a vivere tournée dopo tournée. Oggi, quelle dieci canzoni originarie si rivelano ancora più autentiche attraverso una nuova veste sonora, registrata in presa diretta, tutti insieme, come allora, “senza l’ausilio di computer e intelligenza artificiale”.
Nel cuore di questo progetto c’è una filosofia che Baglioni spiega con nitida dolcezza: “Abbiamo adottato di nuovo una metodologia decisamente analogica”, racconta, descrivendo le sessioni ai Forum Studios di Roma, insieme a 21 musicisti e coristi, in un clima di ascolto reciproco e creatività collettiva.
Il risultato non è un semplice rifacimento, ma un’opera nuova che mantiene l’anima originaria e ne svela nuovi contorni.
E c’è anche una canzone inedita: Il sogno è sempre. Un titolo che suona come un’eco profonda del passato, ispirato da un sottotitolo “nascosto” già presente nel progetto del 1985.
Questo brano ponte tra i decenni è stato orchestrato in chiave neoclassica, arricchito da un grande ensemble sinfonico e da un coro lirico, quasi a volerne sottolineare la solennità.
Per Baglioni, Il sogno è sempre è un messaggio poetico che completa e rilancia il significato dell’intero album: il presente non è solo ciò che scorre, ma ciò che contiene tutte le vite possibili.
Quello che oggi torna in vita si sarebbe potuto chiamare Un bar sulla città, titolo provvisorio scelto da Baglioni in quel 1985 passato davanti a un gelato e un bicchiere di prosecco al bar dello Zodiaco di Roma.
Lì, sospeso tra cielo e città, osservava dall’alto le vite intrecciate sotto di lui, come un direttore d’orchestra che mescola destini, storie, incroci. Da quella terrazza nacque il bisogno di raccontare un “eterno presente” – e così prese forma La vita è adesso.
Oggi, la rinascita dell’album avviene su più piani: oltre al disco – disponibile in vinile, CD, digitale e in formato Dolby Atmos – c’è un progetto editoriale firmato da Emiliano Ponzi.
Illustratore visionario, Ponzi ha tradotto l’universo poetico di Baglioni in tavole illustrate che interpretano le undici storie dell’album come una sinfonia visiva, un “arrangiamento grafico e pittorico”, capace di trasformare immagini in emozioni.
Toni Thorimbert, autore degli scatti originali di quarant’anni fa, è tornato a curare il corredo iconografico, reinterpretando con occhi nuovi le stesse fotografie.
Il risultato è un’opera sinestetica, dove la memoria si fa materia viva, dove parole, musica e immagine si fondono per evocare, non ripetere.
A coronare il progetto, un tour: GrandTour – La vita è adesso, un viaggio musicale e culturale di 40 tappe, ispirato al classico Grand Tour intrapreso da artisti e pensatori tra Settecento e Ottocento.
L’Italia sarà palcoscenico e musa, con tappe in luoghi di valore storico, archeologico e paesaggistico. L’anteprima sarà a Lampedusa il 27 settembre 2025, simbolo potente di confine e rinascita, bellezza e speranza.
“La vita è adesso, il sogno è sempre” – recita il titolo dell’intero progetto. Un invito che non è solo poetico, ma profondamente reale.
Perché i sogni non appartengono solo al futuro. Sono la materia viva del nostro presente. E Claudio Baglioni, ancora una volta, ce lo ricorda con la grazia di chi ha imparato a guardare lontano rimanendo sempre dentro il cuore delle cose.