Alessandro Basciano non si presenta per l’applicazione del braccialetto elettronico: “Non risiedo in Italia”

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Alessandro Basciano non si è presentato questa mattina alle 9.00 al commissariato di Milano per mettere il dispositivo elettronico. Il deejay ieri martedì 5 agosto, tramite pec inviata dal proprio legale, avvocato Leonardo D’Erasmo, ha fatto sapere di non essere più residente in Italia da tempo e di risiedere da anni risiede all’estero, tutto questo nonostante ogni volta in cui è stato interrogato abbia fornito come indirizzo uno stabile a Porta Venezia a Milano.
Ovviamente una scappatoia legale a cui il deejay si è aggrappato per sfuggire all’applicazione del dispositivo, un escamotage per allungare i tempi, complici anche le lungaggini della giustizia che gli hanno dato modo di organizzarsi e studiare tutte le mosse possibili a sua tutela, cosa non avvenuta in altri casi (Selassiè), in cui ci si è stupiti per solerzia e celerità nonostante l’assenza di prove documentate.
La scelta di Alessandro Basciano
Quanto comunicato all’autorità giudiziaria stride non poco con quanto Basciano ha scritto qualche giorno fa sui social, un grido disperato in cui accusava la sua ex, Sophie Codegoni, di negargli il diritto di visita alla figlia Celine Blue, di 2 anni, appellandosi probabilmente a una vecchia disposizione, assorbita dal divieto di avvicinamento inflitto dal Tribunale del Riesame di Milano, che prevede per chi ne è sottoposto l’incontro con i minori in ambiente protetto e in presenza di uno psicologo o di un assistente sociale.
Con la sua scelta di non rientrare in Italia, Alessandro Basciano ha posto un impedimento fisico anche agli incontri protetti con la figlia, anzi con i figli, il deejay è anche padre di un bambino nato da una precedente relazione. Indubbiamente l’ex gieffino, divenuto popolare grazie alla sua partecipazione alla trasmissione televisiva di Canale 5 e all’unione proprio con Sophie Codegoni, ha scelto quella che ha considerato la scelta per lui più opportuna. Ci si augura in proposito che i fan della coppia non trasformino tutto ancora una volta in uno scontro tra fazioni e che scelgano il silenzio in un momento assai delicato, in cui ogni gesto o parola potrebbe rivelarsi eccessivo.
Indubbiamente, seppur avendo ponderato la decisione, Alessandro Basciano rischia di vedere aggravata la sua posizione: o al suo rientro in Italia deciderà di sottoporsi al provvedimento restrittivo indossando il braccialetto elettronico o non risultando per sua stessa ammissione residente e non potendo usufruire di detenzione ai domiciliari, come soluzione estrema potrebbe essere sottoposto a custodia in carcere.
Per quel che ci pare di percepire, Basciano se ne resterà in Spagna fino all’eventuale rinvio a giudizio dell’indagine che lo vede imputato per stalking nei confronti di Sophie Codegoni, la stessa per cui gli è stato imposto il braccialetto elettronico. La Procura di Milano non è intenzionata ad intervenire all’estero, venendo meno con la distanza il pericolo di avvicinamento per cui è stata disposta la sanzione, i magistrati confidano forse in un ravvedimento e che il bisogno di rivedere i figli per il deejay si faccia impellente a tal punto da indurlo a rientrare, lui stesso più volte è apparso provato per la mancanza della figlia minore.
Il provvedimento restrittivo
Il provvedimento di non avvicinamento a Codegoni era scattato lo scorso aprile, allorché la Cassazione aveva confermato quanto indicato dal Tribunale del Riesame di Milano a cui si era rivolta la Procura dopo che la gip Anna Magelli non aveva convalidato l’arresto del deejay, avvenuto lo scorso 21 novembre, rimettendolo in libertà dopo neanche 48 ore in cella.
Come detto a breve è attesa la chiusura delle indagini per Basciano e l’eventuale rinvio a giudizio. Sophie Codegoni, denunciante, ascoltata mesi fa dalla Procura, ha raccontato di minacce e insulti ricevuti via chat, per le quali a supporto ha fornito documentazione, ribadendo di non aver mai ritirato la querela presentata nel dicembre 2023 e di non essere intenzionata a fare passi indietro.
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