Caso Bova: Rocio nella prima apparizione pubblica parla di verità e onestà. Intanto aumentano le fake news sui media per colpire l’attore, chi c’è dietro?

#image_title
Rocio Munoz Morales, ex compagna di Raoul Bova, ha fatto la sua prima apparizione pubblica dopo la diffusione dei messaggi tra l’attore e Martina Ceretti, divenuti un caso mediatico per l’uso smodato e improprio che social, brand e persone comuni hanno fatto del materiale diffuso sul web da Fabrizio Corona durante il podcast “Falsissimo“.
Occasione per l’attrice di parlare dello scandalo che la ha coinvolta seppur di riflesso, è stata l’ospitata al Magna Grecia Film Festival a Sovreato, in Calabria. L’attrice si è mostrata cordiale e disponibile con i presenti per poi lasciarsi andare durante il dibattito sul palco, a qualche esternazione e commento che seppur rivolti al posto che la stava ospitando, hanno nascosto frecciatine neanche tanto velate rivolte al suo ex.
“Io amo la verità della Calabria – ha detto l’attrice- è una terra che mi arriva nuda nel suo bello e nel suo brutto ma accoglie, non ha paura di essere se stessa, sapendo anche forse le proprie fragilità. Ma quando una terra è così vera, sincera, ha una potenza che in altri posti con più possibilità non hanno. Giro da tre giorni in posti che non conoscevo, con le mie bambine e la mia mamma e trovo sempre luoghi che mi sorprendono. Sono molto felice”
Parlando di verità e onestà è apparso palese il riferimento ai tradimenti dell’ex compagno e alla loro unione naufragata.
Le fake news de Il Corriere della Sera
A pubblicare sulla sua newsletter quanto detto dall’attrice, è stato il giornalista Gabriele Parpiglia, che ha anche posto l’attenzione sull’informazione volutamente distorta di alcuni quotidiani, in particolare de Il Corriere della Sera.
Nel titolo di un articolo su Bova e Rocio, il giornale più venduto d’Italia fa riferimento all’attrice come a una donna distrutta dai continui tradimenti dell’attore, fuggita in “Puglia” (Soverato si trova in Calabria), per proteggere se stessa e le figlie dalla tempesta mediatica che le ha indirettamente coinvolte in questo periodo. Non solo, il quotidiano sottolinea anche che l’attrice spagnola avrebbe intenzione di chiedere l’affidamento esclusivo delle due figlie, notizia che Parpiglia ha smentito categoricamente. “Rocio era al festival del cinema organizzato a Soverato- scrive il giornalista– è lì da tre giorni tra cene, giostre, conferenze, passerelle, interviste, è lì per lavoro e non in fuga dal dolore”
In una newsletter successiva sempre Parpiglia ha parlato di articoli di quotidiani “volti a disintegrare l’immagine di Bova”. “Nella tela di Rocio – titola Parpiglia- chi gestisce le info (sbagliate) che colpiscono Bova? Intanto c’è un giallo: all’attore pochi mesi fa è stato rubato il cellulare in modo anomalo” seguono una serie di rivelazioni su “colpi di scena, vendette e bugie”, in quella che il giornalista ha definito: “la Guerra dei Rocio’s”
Annamaria Bernardini de Pace denuncia Fabrizio Corona
Annamaria Bernardini de Pace, ex suocera di Bova e suo legale per quanto riguarda l’affidamento delle figlie e la tutela della privacy, ha nel frattempo denunciato Fabrizio Corona per aver artefatto e pubblicato una conversazione privata tra loro due sul caso Bova, facendole affermare cose che la screditano professionalmente dopo aver modificato il tutto con diversi tagli.
Nella querela Bernardini de Pace scrive: “Corona, approfittandosi dell’eco mediatica della notizia dell’inchiesta ed evidentemente contrariato dal reclamo nell’interesse di Bova per l’indebita diffusione non autorizzata di contenuti personali di quest’ultimo anche da parte del querelato, ha maliziosamente colto l’occasione per trasformare ciò che alla prima apparenza si presentava come un commento a detta vicenda, in una diretta e gratuita invettiva nei confronti della querelante, screditandola con insulti gratuiti e accostandone impropriamente l’immagine a notizie false e destituite di fondamento” Una vicenda che si fa sempre più intricata e coinvolge sempre più persone.
About The Author
