Grande Fratello, Stefania Orlando vittima delle “Shailenzo”

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Quando si ha a che fare con le ossessioni generate dalle ship, fake o reali che siano, del Grande Fratello, non c’è mai limite al peggio; lo sa bene Stefania Orlando che, per aver espresso un’opinione si è vista arrivare messaggi di insulti e minacce.
Ospite ieri a Pomeriggio 5, dove spesso la troviamo, ha espresso la propria opinione (e sottolineiamo opinione) sull’argomento del momento relativo al GF (anche l’unico a dirla tutta), l’improvviso ma non sorprendente avvicinamento tra Shaila Gatta e Lorenzo Spolverato.
Secondo Stefania, si tratterebbe di un avvicinamento creato ad arte perché si parli dei due concorrenti (e del programma in generale) e non di una reale storia in fase di evoluzione.
Non immaginava cosa avrebbe scatenato la Orlando per aver semplicemente espresso un suo pensiero.
Alcune precisazioni sono d’obbligo.
In prima battuta, Lorenzo Spolverato, è un ragazzo che, a prescindere dal copione che gli è stato assegnato, ha atteggiamenti poco rispettosi nei confronti delle donne.
Shaila Gatta è in cerca della visibilità non ottenuta con le sue apparizioni televisive precedenti.
Entrambi hanno giocato, da quello che ci è stato fatto vedere o che abbiamo visto, con i sentimenti di altre persone in maniera che definire imbarazzante è poco e se anche in questo caso si trattasse di un copione, nessuno dovrebbe prestarsi ad un ruolo così infimo e degradante.
Quindi immaginare che si possa supportare una qualsiasi relazione tra i due “mestieranti” è davvero arduo.
In ogni caso, si tratta di due “personaggi” (e sottolineiamo personaggi) che partecipano ad un programma televisivo.
Cosa scatta nella mente di chi insulta o minaccia un’opinionista che ha espresso un suo parere? Cosa viene in tasca a chi si prende tale briga?
Dove arriva tale livello di ossessione ma, soprattutto, da dove nasce?
Dovremmo farci qualche domanda se quotidianamente assistiamo sui social (e purtroppo non solo lì) a queste scene di isteria collettiva fondate sul nulla e per il nulla e per le quali, in alcuni casi, si rischia anche una denuncia.
Al di là della retorica sui “leoni da tastiera” e su tutto il gran parlare che se ne fa (senza però portare alcun suggerimento per, quantomeno, arginare il problema) le radici di questo disagio andrebbero analizzate ed approfondite.
Per carità, non è nostra intenzione affibbiare a Signorini ed al suo Grande “Flagello” (non ce ne voglia lo user di X che tanto ci fa sorridere con la sua irriverente ironia) il ruolo di capro espiatorio, del resto gli attribuiremmo un’importanza ed una rilevanza che non ha, ma che le sue narrazioni distorte accendano la miccia è indiscutibile.