Katia Ricciarelli contro il testamento di Baudo: “Se tutte le segretarie sono trattate così, ho sbagliato mestiere”

#image_title
All’indomani dell’apertura del testamento di Pippo Baudo, Katia Ricciarelli ha manifestato il suo malcontento per la decisione del conduttore di includere nelle sue ultime volontà un lascito alla fedele segretaria Dina Minna, quasi paritario a quello dei figli naturali Alessandro e Tiziana. In una intervista rilasciata a Il Messaggero, la soprano moglie di Baudo dal 1986 al 2004, non si è detta sorpresa, ma mortificata per la scelta: “Non ritengo giusto– ha dichiarato Katia Ricciarelli – che la segretaria abbia accesso alla stessa frazione di eredità dei figli Tiziana e Alessandro”.
La cantante lirica ha anche sottolineato di non aver mai chiesto a Baudo dopo la separazione alcun assegno di mantenimento: “Lavoro da una vita, non ho bisogno di nulla. ma se tutte le segretarie sono trattate così, allora ho sbagliato mestiere (ride ndr)”. Katia Ricciarelli non ha mai lesinato critiche nei confronti di Dina Minna, pur non nominandola mai, quando il conduttore era in vita ha spesso parlato di quanto l’ex marito si fosse circondato di persone sbagliate che lo avevano isolato da lei e dalle amicizie.
“Non è stata una sorpresa – ha aggiunto la soprano – sono stata la prima a raccontare che quella della segretaria fosse diventata una presenza importante nella vita di Pippo: tanti amici si sfogavano con me perché non riuscivano a mettersi in contatto con lui […] ma mai avrei immaginato che mi fosse preclusa la possibilità di salutare un’ultima volta il mio compagno di vita per diciotto anni”.
Katia Ricciarelli: “Pippo un padre per lei? Non mi risulta”
Katia Ricciarelli commentando le parole di Dina Minna secondo cui Pippo sarebbe stato come un padre, non si è detta d’accordo: “E allora i figli veri cosa dovrebbero dire? Comunque sono fatti loro. Io posso dire solo che immaginavo che sarebbe andata così. Non è stata una sorpresa. Detto ciò non immaginavo di non venire informata della morte di Pippo, non so neanche di cosa sia morto. Quando ho chiesto alla segretaria perché non fossi stata informata non ha risposto. L’unica cosa che mi sono sentita di dirle quando l’ho incontrata, in quell’occasione, è che mi aspettavo una telefonata. Non mi ha risposto. Non riesco a credere che non mi sia stato permesso di salutarlo prima della sua scomparsa”
La soprano ha anche precisato di non essere stata informata neanche sulla malattia dell’ex marito e di avere appreso della sua dipartita solo dai messaggi degli amici: “Ho appreso la notizia della morte di Pippo tramite messaggi di condoglianze scritti da amici e colleghi, la sera del 16 agosto. Mi sono chiesta: ‘Ma cosa sta succedendo?’. Inizialmente pensavo fosse colpa dell’ennesima fake news sulla mia morte circolata in rete. Succede spesso che qualcuno si diverta a mettere in giro notizie sulla mia scomparsa solo per fare qualche click in più. Poi ho acceso la tv e ho realizzato: quei messaggi non erano per me, ma per la scomparsa di Pippo”
Anche nel ricordare l’ultimo incontro avuto con Pippo Baudo, Katia Ricciarelli ha accusato neanche troppo velatamente Dina Minna di poca discrezione: “Ho visto l’ultima volta Pippo nel 2019 a un concerto all’Arena di Verona. Non ci siamo detti una parola e ci siamo abbracciati. Con lui c’era anche lei (Dina Minna ndr), non lo mollava un attimo”
Dina Minna, segretaria, confidente e ombra di Pippo Baudo
Dina Minna è stata la stretta collaboratrice di Pippo Baudo dall’ottobre del 1989, è stata l’ombra di tutta la seconda parte della carriera del conduttore, con lui ha organizzato 9 festival di Sanremo, diverse edizioni di Domenica in tra gli anni 90 e 2010 e una serie infinita di trasmissioni in prima serata, 36 anni di vita professionale costellata da grandi successi, ma anche da dolori.
Dina è stata una figura importante e indispensabile per il presentatore, lui stesso lo aveva dichiarato qualche tempo fa. Minna gli organizzava l’agenda, gli incontri, le telefonate e nell’ultimo periodo anche le visite mediche avendo cura che Baudo seguisse le terapie farmacologiche.
Dina Minna si è occupata in prima persona anche dell’organizzazione delle esequie di Baudo. Durante le ore della camera ardente al Teatro delle Vittorie, la fedele segretaria ne ha parlato come se avesse perso un padre: “A ottobre sarebbero stati 36 anni di lavoro insieme. Ho perso un papà.” Intervistata da La Repubblica nei giorni dell’addio al conduttore, Minna ha rivelato cosa le ha insegnato Baudo e quanto sia stato fondamentale per lei: “Ero appena uscita di casa. Mi ha insegnato tutto, come ci si deve comportare quando si lavora, la correttezza, il rispetto per gli altri, il rigore. Che bisogna impegnarsi, sempre; che in un gruppo che collabora si deve rispettare il lavoro di tutti. Che se si pensa a un progetto, si deve realizzare se vale la pena”.
About The Author
