Mondiali di Atletica: Tokyo amara per Jacobs e Tamberi, entrambi fuori dalle finali

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Per Marcel Jacobs e Gianmarco Tamberi Tokyo non è stata la stessa del 2021. E’ vero, sono passati 4 anni e per il fisico e le prestazioni di un atleta non sono pochi, ma sia il velocista che il saltatore sono stati tra i simboli di quella olimpiade e vedere cancellare il ricordo di quell’1 agosto 2021 da due prestazioni incolori fa dispiacere. Complimenti a due atleti che comunque ci hanno provato. Gianmarco Tamberi non è riuscito a superare le qualificazioni del salto in alto, l’azzurro era stato chiaro e aveva fatto presente che avrebbe dato il massimo pur non essendo nelle condizioni migliori. Il saltatore ha fallito tre volte la misura di 2.21 metri che gli avrebbe consentito l’accesso in finale.
Tamberi nelle dichiarazioni dopo la gara ha comunque precisato di essere partito per i mondiali con la certezza di poter saltare i 2.30 metri, altrimenti non avrebbe lasciato in Italia sua moglie e la sua bambina di venti giorni: “Mi dispiace. Oggi le sensazioni erano buone. Ho fatto un risultato pietoso, quindi è giusto così. Ho finito l’anno scorso con zero voglia di andare avanti, avrei voluto una quarta prova per provarci. So che i bassi possono servire per ripartire però fa male. Vorrei tornare a casa dalle mie donne che mi faranno passare questo brutto stato. Mi sono presentato con condizioni tutt’altro che buone, ma sapevo di potere saltare oltre i 2,30 altrimenti non avrei lasciato in Italia la mia bambina di 20 giorni. Mi sento uno schifo”.
Niente finale neanche per Jacobs
Come detto anche Jacobs non è riuscito a centrare la finale dei 100 metri piani. Risultato molto lontano da quelli a cui l’atleta italiano ci aveva abituati, umore sotto i piedi nelle sue dichiarazioni post gara, Jacobs ha addirittura rivelato che valuterà il ritiro: “Devo prendermi un po’ di tempo per capire se ne vale la pena di continuare a soffrire. So che non sono quello da 10”16 però in questo momento questo sto correndo. La stagione è stata quella che è stata. L’anno scorso era andato vicino al personale. Mi ero fatto una promessa: dopo una stagione difficile avrei pensato bene al futuro. Voglio mettermi in gioco. So che l’anno prossimo è un anno più tranquillo con gli Europei però non lo so. Sinceramente è difficile continuare a rincorrere le stagioni e gli infortuni. Il tempo di 10”16 non lo facevo neanche quando facevo salto in lungo. Sapevo che questa è stata una stagione complicata ma tornare nello stadio che mi ha regalato la giornata più bella della mia vita…”
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