X Factor 2024, Terzo live, il buonismo unica nota stonata

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È Sarafine, la vincitrice dell’anno scorso, ad aprire la puntata del terzo live di X Factor con un medley di pezzi dance.
In studio anche i tre concorrenti della scorsa edizione che rivedremo sul palco di Sanremo Giovani: Angelica Bove, Settembre e Selmi, a riprova che se si parla solo di musica e talento la scorsa edizione non è proprio da buttare.
Il tema della serata è la disco e le giovani promesse devono cimentarsi nel riproporre una loro versione di un brano iconico del genere.
La prima a salire sul palco è Mimì, team Agnelli, che si esibisce con I will survive di Gloria Gaynor.
Esibizione ineccepibile, Mimì appare per la prima volta davvero a suo agio. La versione stile Rihanna del brano convince e nonostante non abbia spinto più di tanto, ci arrivano tutti i colori della sua voce incredibile.
Tocca poi ai Patagarri, team Lauro a salire sul palco e cantare Staying Alive dei Bee Gees.
La loro cifra è lo swing, lo abbiamo compreso, ma in questa veste la canzone perde tutto il suo mood. Tecnicamente bravissimi ma la loro versione del brano è noiosa.
L’unica concorrente del team Iezzi, Lowra, ripropone All that she wants degli Ace of Base.
Lowra ha tutti gli ingredienti della pop star: presenza scenica e tenuta del palco. Peccato abbia scelto una tonalità troppo alta e le imprecisioni nell’intonazione sono state tante. Interessante, comunque, il mix tra la hit del gruppo svedese e lo stile degli Aqua di Barbie Girl.
Ai The Foolz, team La Furia, i Kiss devono essere piaciuti proprio tanto visto che la loro versione di Hot Stuff di Donna Summer li ricorda tantissimo.
In ogni caso sono risultati credibili e l’inglese sta migliorando.
Danielle, Team Agnelli, sale sul palco con Salirò di Daniele Silvestri.
Il cantautore è lontanissimo dal suo universo, si vede e si sente. Dice di divertirsi ma a noi non sembra. La sua voce, però, è innegabilmente particolarissima.
Ospite della serata è Tananai, spartiacque tra la prima e la seconda manche, che si esibisce con Booster, brano tratto dal suo ultimo album Calmocobra.
Il meno votato della prima manche è, come si poteva immaginare, Danielle che va al ballottaggo.
La seconda manche comincia con i Puncake, team Agnelli, e la loro versione di Do ya think I’m sexy di Rod Stewart.
C’è una linea sottile che separa la genialità dal puro e semplice caos e nel loro caso è difficilissimo capire da che parte della barricata stanno. In ogni caso, l’esibizione cattura l’attenzione perché sono imprevedibili. Resta il dubbio: c’è, ci può essere anche altro? Ai posteri l’ardua sentenza.
Elma, team La Furia propone Hang up di Madonna.
La giovane artista ha un timbro molto bello ma da la sensazione che non ci sia nulla di più da aspettarsi da lei. Potrebbe essere già pronta per il mercato discografico, quello del “cotto e mangiato”, quello senza guizzi o brividi. Tutto molto piatto.
E’ la volta di Lorenzo Salvetti, team Lauro, e Non succederà più di Adriano Celentano.
La sua cifra stilistica è ben definita e riesce ad applicarla a qualsiasi cosa canti. Come ben dice la Iezzi, perché stravolgere qualcosa che è perfetta così?
Arriva sul palco Francamente con L’amour toujours di Gigi D’Agostino
La seconda manche si chiude con il Les Votives che accendono lo studio con la loro versione di You make me feel di Sylvester.
Indiscutibilmente la performance più bella e centrata della serata. Questi ragazzi sono talentuosi e lo dimostrano in ogni esibizione.
Il concorrente meno votato della seconda manche è Elma che si scontra al ballottaggio con Danielle.
Achille Lauro, l’ultimo giudice chiamato in causa, decide di andare “in tilt”, i due ragazzi esprimono mondi totalmente diversi e scegliere è difficile.
Il pubblico decreta l’eliminazione di Elma.
Lo show è molto ben costruito e le tre ore scorrono via piacevolmente; Giorgia si conferma un’ottima padrona di casa e ci fa pensare che non sfigurerebbe affatto sul palco dell’Ariston nel ruolo di conduttrice.
Unica nota stonata, il continuo sottolineare l’atmosfera peace and love che regnerebbe tra i giudici: è inverosimile. Diciamo piuttosto che vige una tregua imposta dall’alto ed è un peccato perchè il confronto, quello sano ed educato può solo aiutare i ragazzi a crescere.