X Factor, Napoli incorona Mimì vincitrice della 18esima edizione

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X Factor non poteva scegliere luogo più suggestivo per la finale di questa edizione, Piazza del Plebiscito, Napoli, che incorona Mimì vincitrice della 18esima edizione.
Bisogna dare atto a Sky che, anche lontano dallo studio che ha ospitato i live, ha saputo mettere in piedi uno show sontuoso e spettacolare, una cornice perfetta per i quattro concorrenti che, senza se e senza ma, hanno meritato di arrivare i finale.
Ospiti a parte, da Robbie Williams a Paola e Chiara, da Antonino Cannavacciuolo a Gigi D’Alessio, i protagonisti della serata sono stati i Patagarri, Mimì, i Les Votives e Lorenzo Salvetti.
Stili e generi totalmente diversi tra loro ma tutti accomunati da un grande talento e le performance offerte nella serata non hanno fatto altro che confermare quanto quel palco se lo siano meritato.
I Patagarri, team Lauro, sono, prima di tutto, ottimi musicisti. Divertono e si divertono.
Vero, il loro è un universo monodirezionale e, probabilmente, non entreranno mai nella TOP10 di Fimi o di Spotify (ovviamente speriamo di sbagliarci), ma la loro visione della musica è forse quella più pura: musica per la musica e non per uno stream in più.
Tra le performance della serata sicuramente merita un plauso Caravan, il loro inedito, tra i brani più interessanti ascoltati nell’ultimo periodo.
Bravissimi a creare l’equilibrio perfetto tra un testo impegnato ma non populista, musica che non è propriamente nel loro mood ma che comunque non lo snatura.
Magari non radiofonica ma cavolo, che spettacolo.
Lorenzo Salvetti, team Lauro, è, sulla carta, lo scricciolo dell’edizione.
Peccato che lo scricciolo abbia le idee chiarissime su chi è e su dove vuole andare e, oltre ad una intonazione pazzesca, abbia un controllo pazzesco delle note basse come di quelle alte.
La maturità artistica di un veterano e quel vago sentore di innocenza che creano un mix affascinante.
Anche nel suo caso l’esibizione migliore della serata è quella offerta nel suo inedito Mille concerti, scritta dallo stesso Lorenzo.
Mimì, team Agnelli, ha una voce pazzesca: mille sfumature, mille colori, ed un’intensità naturale e mai forzata.
Il suo inedito, Dove si va, scritto da Madame è un brano interessante, moderno, come la sua autrice, ma non sembra calzare perfettamente addosso alla straordinaria Mimì.
Strepitosa, anche in questa occasione, la sua versione di Mi sei scoppiato dentro il cuore di Mina, che sembra essere il suo mondo.
E, per dirla tutta, è proprio una sua dimensione, quello che manca alla giovanissima artista e che a volte la rende distante dal pubblico.
I Les Votives, team Lauro, riescono a portare nel loro mondo qualsiasi brano, rendendolo unico senza, però, snaturarlo.
Suonano in maniera impeccabile; Riccardo ha una voce interessante ed un’intonazione perfetta, oltre ad una presenza scenica che neanche alcuni “anziani” del mestiere hanno.
Il loro è un suono potente ma pulito, non ha bisogno di effetti speciali, ti avvolge e ti “sconvolge” naturalmente.
Il loro inedito Monster è il manifesto perfetto del loro mondo e, soprattutto, una proposta nuova per il panorama musicale italiano intasato da rapper e trapper, molta forma (si fa per dire) e poca sostanza.
La classifica finale, decisa dal pubblico, che, in questo programma, è sovrano, è la seguente:
- Mimì
- Les Votives
- Patagarri
- Lorenzo Salvetti