Giorgia incanta Siracusa e annuncia “Golpe” e il nuovo album

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C’è chi celebra i propri traguardi con una raccolta di successi o un evento mondano, e poi c’è Giorgia, che sceglie il Teatro Greco di Siracusa per festeggiare trent’anni di carriera.
In una delle tre tappe speciali del suo Come Saprei Live 2025 – un tour che si concluderà a settembre con due date alla Reggia di Caserta – la cantante ha dimostrato ancora una volta quanto sia viva, presente e profondamente amata.
Non un’icona da celebrare a distanza, ma un’artista che abbraccia il suo pubblico, canta con lui, scherza, firma dischi e condivide emozioni con disarmante sincerità.
In un concerto che è sembrato più una festa che uno spettacolo, Giorgia ha alternato momenti intensi a incursioni pop, come quando ha intonato We Found Love di Rihanna o si è lanciata in un moonwalk sulle note di Spirito libero.
Lontana da ogni etichetta di freddezza o perfezionismo distaccato, ha mostrato ancora una volta che l’empatia è il suo vero superpotere. “Ho iniziato che ero molto timida – ha raccontato a Vanity Fair – ma negli anni ho imparato a farmi trasportare da questo rapporto. È come se ci conoscessimo senza frequentarci: c’è un legame profondo”.
Tra i fan c’è chi le urla “sei bellissima”, chi le passa vinili da firmare sfidando la security, e chi addirittura sceglie il suo concerto per chiedere la mano al proprio compagno: due proposte di matrimonio sono arrivate proprio durante Di sole e d’azzurro.
Giorgia, divertita, ha commentato dal palco: “Chi sono ‘sti due matti?”. Momenti come questi raccontano meglio di qualunque dichiarazione il legame speciale che ha saputo costruire in trent’anni.
Ma dietro la leggerezza, c’è anche la consapevolezza di quanto sia difficile per una donna farsi largo nel mondo della musica.
“Sembra che ci sia ancora qualcosa di sedimentato e archetipato sulle donne. Come se gli uomini fossero sempre più credibili. Il giorno in cui non dovremo più sottolineare la presenza di una donna in classifica, forse sarà cambiato qualcosa per davvero”, ha detto Giorgia a Vanity Fair, commentando anche con orgoglio il fatto di essere l’unica artista femminile italiana nella Top30 mondiale del primo semestre 2025.
Nonostante un anno costellato di successi – dal ritorno alla conduzione di X Factor al palco di Sanremo con La cura per me, brano certificato platino e tra i più cantati dell’anno – Giorgia continua a mettersi in discussione.
A ottobre uscirà finalmente un nuovo album di inediti, anticipato dal singolo Golpe scritto per lei da Calcutta e Dardust.
“Desideravo un pezzo così ma non sapevo come sarei risultata. Mi sono rimessa in gioco nella vocalità, perché un brano come questo lo devi interpretare con l’intenzione, non solo con le note. Alla fine penso di esserci riuscita”.
Eppure, quando le si chiede se riesce a dirsi “brava”, risponde ancora con ironia: “Porta male dirlo”. Poi aggiunge: “Quando lavoravo con mio padre come corista, mi diceva sempre che c’era qualcosa da migliorare. Quella voce dentro non mi ha mai lasciata, anche se negli anni ci ho fatto pace”.
Per questo, prima di ogni concerto, si concede un rituale disarmante: “Facciamo la preghiera e io dico sempre ai miei: ragazzi, tanto moriremo tutti. Meglio vivercela così”.
Giorgia sogna un futuro da direttrice artistica di Sanremo, e sarebbe difficile immaginare qualcuno con una visione più lucida, umile e professionale.
In un’epoca in cui molti scelgono di stare sotto il cono di luce a ogni costo, lei continua a fare un passo indietro, lasciando che sia la musica – e non l’ego – a parlare.
E se ancora oggi Giorgia esita a dirsi “brava”, c’è un intero teatro, un intero paese e milioni di ascoltatori che lo urlano per lei, senza alcun dubbio.