Damiano David incanta Milano: rinascita solista, standing ovation e la sorpresa di Cesare Cremonini
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Il ritorno in Italia: un trionfo personale all’Unipol Forum
Damiano David ha fatto centro ancora una volta, dimostrando di saper brillare con una luce tutta sua. La prima attesissima tappa italiana del suo World Tour da solista all’Unipol Forum di Assago (Milano), il 7 ottobre, è stata un successo clamoroso, registrando il tutto esaurito e segnando un momento cruciale nella sua carriera.
Dopo aver conquistato l’Europa con numeri da capogiro – 6.000 presenze a Londra, 15.000 a Madrid, 9.000 a Parigi – e un tour mondiale già celebrato dalla critica, il frontman dei Måneskin è tornato in Italia per le tre date del suo progetto “FUNNY little FEARS (DREAMS)”, prima dei due appuntamenti al Palazzo dello Sport di Roma (11 e 12 ottobre).
L’atmosfera del concerto, essenziale e ricercata, ha rievocato i club anni Settanta: luci calde, nessun effetto speciale ridondante e un palco dominato solo dalla scritta “Damiano David”.
Questa scelta minimalista ha voluto mettere in primo piano ciò che conta davvero: l’interpretazione, la potenza vocale e il carisma autentico di un artista nel pieno della sua rinascita.

Un viaggio in tre atti: la verità dietro il progetto solista
Lo show è stato concepito come un intenso percorso in tre atti, un viaggio che non è stato solo musicale, ma soprattutto personale.
Damiano ha aperto il cuore al suo pubblico in un momento di toccante verità, spiegando la genesi del suo primo disco da solista e chiarendo ogni dubbio sulla sua posizione all’interno dei Måneskin.
“Un giorno qualcosa si è rotto. Non riuscivo più a essere capito per ciò che volevo davvero esprimere”, ha confessato emozionato. Il problema, ha specificato più volte, era unicamente suo: “Questo non ha niente a che fare… con gli altri componenti della band. Dunque, per risolverlo non c’era altra possibilità che fare qualcosa da solo, non perché l’amore fosse finito o ci odiassimo.”
Il vero nodo era un senso di disallineamento interiore: era triste perché la sua vita, pur essendo perfetta agli occhi del mondo e gigantesca nel successo, non corrispondeva alla sua idea di perfezione.

“Era l’idea di qualcun altro. E, a dire la verità, non ce l’ho nemmeno adesso. Ho 26 anni. Sto provando cose”, ha aggiunto con un sorriso sincero. Questo disco e questo tour rappresentano per lui una vera e propria “seconda vita”, una chance per capire se stesso e allinearsi a una felicità più autentica.
Questo percorso introspettivo si è snodato attraverso la scaletta:
- L’apertura con Born With a Broken Heart ha dato il via al racconto.
- Il blocco centrale, più lento e vissuto, ha incluso brani come Perfect Life e Voices, insieme a una cover intensa di Nothing Breaks Like a Heart di Mark Ronson, che ha messo in risalto la sua notevole estensione e sensibilità vocale.
- Il gran finale è stato affidato al pop-rock di brani come The First Time e Naked / Solitude (No One Understands Me).
L’ospite a sorpresa: l’emozionante duetto con Cesare Cremonini
Il momento più magico e inatteso della serata è stato senza dubbio il duetto con Cesare Cremonini. Il cantautore bolognese è salito a sorpresa sul palco per un’emozionante interpretazione de La nuova stella di Broadway. Il pubblico dell’Unipol Forum è esploso in una standing ovation carica di affetto per entrambi gli artisti.
Al termine del brano, Cremonini ha dedicato parole toccanti a Damiano, sottolineando il suo talento e la sua profondità: “Questo ragazzo lo amo, perché dentro al suo cuore ci sono le stelle e anche la strada. Bravo Damiano.”
Un complimento altissimo, che evidenzia la capacità di David di unire l’anima rock e ribelle a una sensibilità melodica e intima. Lo stesso Cremonini ha poi ribadito il suo affetto sui social: “Damiano è un’anima bella, io dentro ci ho sempre visto convivere la strada e le stelle.”
Carisma, talento e un messaggio forte
Oltre alla musica, Damiano ha dimostrato di essere un performer completo, capace di gestire il palco con sicurezza e eleganza. Non sono mancati i messaggi diretti a chi lo ha criticato, specialmente per il brano Tango: “Mi hanno preso in giro, ma ora sono qui, in un tour mondiale”, ha detto con ironia e orgoglio.
Il concerto si è chiuso con una dedica speciale e struggente alla sua fidanzata, l’attrice Dove Cameron, con il brano Mars. Il testo, che recita “While everybody’s going to Mars, I wanna stay here with you” (Mentre tutti vanno su Marte, io voglio restare qui con te), è stato introdotto da Damiano con parole d’amore profondo: “Parla di un amore così grande che anche se il mondo dovesse finire ti fa rimanere lì, a guardare la persona che hai scelto.”
Dopo Milano, la marcia trionfale di Damiano David proseguirà nelle tappe di Roma, per poi toccare Australia, Nord America, Sud America e Asia.
Con questo tour da solista, Damiano non solo ha messo a tacere ogni pettegolezzo sulla band, ma ha soprattutto confermato di essere una delle popstar italiane più autentiche e talentuose a livello globale.
Milano ha risposto con un boato d’amore, accettando e celebrando la sua verità. Ora la palla passa a Roma, dove il pubblico attende con ansia di assistere a questa eccezionale “seconda vita” artistica.
