Giuseppe Scuccimarri 
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In Makari, la cornice è sempre la stessa, quella dell’incantevole Sicilia con il suo mare di cristallo e i colori accesi. In questa location stupenda si sviluppa la quarta stagione delle avventure di Saverio Lamanna, il personaggio ideato da Gaetano Zavatteri e in onda su Rai1 a partire da domenica 19 ottobre in prima serata. Il nuovo ciclo di episodi riporterà sul piccolo schermo i personaggi della serie a cui il pubblico si è affezionato con l’aggiunta di nuovi che metteranno ancora più pepe alle vicende dei protagonisti.
La sceneggiatura sulla quale si muoveranno i protagonisti
Anche in questa stagione Saverio Lamanna aiutato dal fedelissimo Piccionello continuerà a intromettersi nelle indagini della polizia, ma questa volta a metterlo alla prova non saranno più i casi da risolvere, infatti non appena Suleima si allontana da Macari per inseguire una importante occasione professionale, ricompare all’improvviso Michela riportando con sé le vibrazioni amorose che hanno caratterizzato le stagioni passate.
Ma non finisce qui, come se i guai non fossero abbastanza, nella vita di Saverio arriva come un fulmine una sorpresa inaspettata: una adolescente risoluta, indisciplinata e complicata di nome Arianna. A condire il tutto il vicequestore Randone e gli amici di sempre: Marilù, Azrah, Giulio e il padre di Saverio, insomma una quarta stagione che promette di rimescolare le carte.
Le parole dei registi
I registi, Monica Vullo e Riccardo Mosca, a proposito della quarta stagione di Makari dicono: “Siamo tornati a Makari per il secondo anno di fila per raccontare una terra la Sicilia piena di luce di felicità. Questa felicità passa anche attraverso dei momenti di conflitto attraverso omicidi e delitti attraverso gialli da risolvere, ma sempre sotto il sole, sempre al caldo e poi c’è il mare linfa vitale. Noi in Makari siamo tornati a raccontare la Sicilia del sole e del mare, anche lontano dal mare anche quando il cielo è pieno di nubi. Makari è questo, è un viaggio in un luogo magico ma soprattutto l’ingresso in una famiglia allargata e disfunzionale, ma piena di luci e di colori proprio come la Sicilia”
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