Omicidio Thompson: gli americani dalla parte di Mangione, ha ucciso il Ceo per ciò che rappresentava

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Luigi Mangione, il sospetto assassino nell’omicidio del CEO di UnitedHealthcare, Brian Thompson, non è mai stato un cliente dell’azienda della sua presunta vittima, questo è ciò che pensa la polizia di New York. Il capo degli investigatori della polizia della Grande Mela, Joseph Kenny, ha parlato con NBC New York giovedì, dove ha informato l’outlet che non c’è “alcuna indicazione” che Luigi Mangione sia mai stato assicurato dalla società medica ipotizzando che il presunto killer possa aver “preso di mira” la UnitedHealthCare per il suo status di più grande organizzazione sanitaria del paese
Mentre Kenny continuava, ha osservato che Mangione “aveva una conoscenza preventiva che la conferenza si stava svolgendo in quella data, in quel luogo”, riferendosi al New York Hilton Midtown Hotel, dove Thompson è stato colpito a morte la scorsa settimana.
Mangione sembrava fare riferimento a UnitedHealthcare nel manifesto trovato sulla sua persona quando è stato arrestato lunedì in un McDonald’s con sede in Pennsylvania. Nel documento di 262 parole, che fonti delle forze dell’ordine hanno confermato a TMZ, Mangione si è scagliato contro le società assicurative, in particolare quelle legate al settore sanitario.
Ha scritto: “Mi scuso per qualsiasi conflitto di traumi, ma doveva essere fatto. Francamente, questi parassiti se la sono cercata”. Kenny ha suggerito che “un infortunio che cambia la vita e che altera la vita” alla schiena di Mangione “potrebbe averlo messo su questa strada” Luigi Mangione soffre di una malattia congenita alla schiena le cui cure sono enormemente dispendiose e che le assicurazioni non gli hanno pagato. In precedenza aveva pubblicato sui social media, l’odio verso “i colossi che dovrebbero sovvenzionare i malati e che invece sono delle lobby”

Mangione, che è attualmente detenuto in Pennsylvania e si sta opponendo tramite il suo legale contro l’estradizione a New York, sta attualmente affrontando accuse per omicidio e detenzione di armi da fuoco a Manhattan in relazione alla morte di Thompson. Il suo avvocato ha detto che Mangione ha intenzione di dichiararsi non colpevole, oltre a chiedere la libertà su cauzione, quest’ultima già una volta è stata respinta dai giudici.

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