Rosalinda Cannavò a Verissimo: tre generazioni di donne a confronto. Dalla sofferenza alla gioia di mamma.
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Rosalinda Cannavò ha regalato un momento di profonda emozione e condivisione nello studio di Verissimo. Ospite di Silvia Toffanin, l’attrice ha portato con sé le due donne più importanti della sua vita: sua madre, Giusy, e la sua bambina, la piccola Camilla, che ha da poco compiuto un anno.
Un confronto tra tre generazioni che ha messo in luce la potenza dei legami familiari, capaci di superare le tempeste più difficili.
“Ho portato il diamante più prezioso”, ha esordito Rosalinda, riferendosi alla madre. Un affetto viscerale, un legame indissolubile, forgiato anche dalle avversità che la vita ha posto sulla strada della giovane Rosalinda.
La madre, Giusy, ha raccontato di una Rosalinda bambina timida e riservata, che si nascondeva spesso dietro di lei. “Lei è stata spesso la mia roccia”, ha confermato Rosalinda, sottolineando il ruolo di sostegno fondamentale della madre in tanti momenti bui.
Il peso del silenzio: la violenza a 12 anni
Uno dei momenti più toccanti dell’intervista è stato il ricordo di un trauma vissuto da Rosalinda all’età di 12 anni: una violenza subita di cui non era riuscita a parlare in famiglia per anni.
“È una cosa che non sono riuscita a dire nel momento in cui è successa, che ho tenuto per me sbagliando, sentendomi in colpa”, ha confessato. Il silenzio, dettato da un senso di colpa e dalla volontà di proteggere i suoi cari, ha avuto un peso enorme.
La liberazione è arrivata, in parte, durante l’esperienza del Grande Fratello, un periodo che le è servito a “liberarsi di tutti quei mostri”. Oggi, con la consapevolezza di chi ha superato il trauma, Rosalinda lancia un messaggio importante: “Sicuramente tornassi indietro, lo direi subito, chiederei aiuto e sicuramente denuncierei.”
La mamma Giusy, pur venuta a conoscenza del fatto solo recentemente, è stata da lei protetta dai dettagli più dolorosi, a riprova di quel senso di protezione reciproco che le lega.
La battaglia contro l’anoressia e la rinascita
L’altro grande ostacolo affrontato da Rosalinda, e dalla sua famiglia, è stata l’anoressia, un disturbo alimentare che l’ha portata a pesare appena 34 chili.
“Mi sono lasciata forse condizionare da consigli sbagliati e questo mi ha portato poi a sprofondare nell’anoressia”, ha ammesso l’attrice. In quel periodo, la malattia l’aveva isolata, facendole vedere i suoi genitori, che cercavano disperatamente di aiutarla, come dei “nemici” che volevano strapparla dal suo sogno di recitare.
“Non mi riconosco”, ha detto, emozionata, riguardando mentalmente le immagini di quel periodo, non solo per l’aspetto fisico ma soprattutto per i comportamenti avuti verso la sua famiglia.
Oggi, Rosalinda è guarita e ha voluto ringraziare pubblicamente la sua famiglia per non essersi mai arresa, per averle dato supporto anche nei silenzi, dimostrandosi decisivi per la sua guarigione.

L’amore con Andrea e la gioia della maternità
La luce nella vita di Rosalinda è tornata grazie all’amore con Andrea Zenga e alla nascita della loro bambina, Camilla. Andrea ha inviato un videomessaggio dolcissimo, elogiando Rosalinda come mamma e compagna, e ringraziando Giusy per l’accoglienza in famiglia. Rosalinda, visibilmente innamorata e felice, ha sottolineato come gran parte della sua serenità attuale sia merito di Andrea.
La maternità è stata una vera e propria vocazione: “Io, con Camilla, ho capito che forse sono nata per fare la mamma,” ha confessato. Mamma Giusy, definita da Andrea “la migliore suocera del mondo”, non ha potuto che confermare la felicità ritrovata di sua figlia, definendo Rosalinda una “mamma speciale.”
L’intervista si è conclusa con uno scambio di promesse tra madre e figlia: Rosalinda ha promesso di lavorare sul suo punto debole, la scarsa autostima, mentre ha chiesto alla madre di volersi più bene e dedicare più tempo a sé stessa.
Un finale che sigilla un percorso di sofferenza e rinascita, coronato dalla presenza della piccola Camilla, simbolo di una nuova e duratura felicità.

